Sentiamo spesso parlare di canapa o cannabis, ma sappiamo veramente di cosa si parla?
Perché è sparita? E perché negli ultimi anni è tornata in auge?
Le origini della canapa
La canapa, cannabis sativa , è una pianta da sempre coltivata in tutto il mondo per i suoi molteplici utilizzi.
Le prime testimonianze dell’uso della Cannabis risalgono a circa diecimila anni fa. In alcune vaste zone dell’Asia Centrale, infatti, secondo alcuni testi, era già coltivata per uso tessile e combustibile. Non ci vollero molti anni prima che se ne scoprissero tutti i molteplici usi. Nel 6000 a.C., i semi di Cannabis erano utilizzati come cibo, e in Cina non era difficile imbattersi in ricchi mercanti vestiti di Canapa dalla testa ai piedi. Col passare dei millenni, vi si scoprirono i suoi positivi effetti medici, di cui un anonimo scrittore cinese ci mette a conoscenza in un trattato farmacologico, risalente al 2737 avanti Cristo. In esso si afferma che la Cannabis ha ottimi effetti sulla gotta, sui reumatismi e sulla “debolezza mentale”.Leggi tutto
Sin dall’antichità coltivata ed usata per la produzione di fibre tessili e carta, pensiamo alle vele ed alle corde delle navi in epoche in cui non esistevano fibre sintetiche, per non parlare della carta da essa ottenuta. La carta di canapa era dalle 50 alle 100 volte più resistente del papiro, e assai più facile ed economica da produrre. Fino al 1883, il 75-90% della carta di tutto il mondo era prodotta dalla fibra della pianta di cannabis, compresa quella di libri, Bibbie, mappe, banconote, obbligazioni, titoli azionari, quotidiani, e via di seguito. Alcuni documenti notevoli realizzati in carta di canapa sono la Bibbia di Gutenberg, del 1450 circa, il Pantagruel e l’erba Pantagruelion di Rabelais, del 1532, la Bibbia di Re Giacomo (XVII secolo), la Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America, i pamphlets di Thomas Paine (XVIII secolo), le opere di Mark Twain, Victor Hugo, Alexandre Dumas, Lewis Carroll (XIX secolo); insomma più o meno tutti libri prodotti dall’invenzione della stampa fino alla fine dell’Ottocento furono stampati su carta di canapa.
Il declino della canapa
L’italia è stato uno dei maggiori produttori di canapa a livello mondiale ,oltre alle grandi coltivazioni per l’export e l’industria, perfino in ogni famiglia contadina c’era un piccolo appezzamento di canapa per uso della famiglia (i corredi erano rigorosamente in canapa, filata e tessuta in casa dalle donne). Cosa accadde quindi per vederne un declino così veloce? Agli inizi del 1900 nel Nord America, le maggiori aziende tessili (DuPont), editoriali (Hearst) e petrolifere (Rockefeller) cominciarono a cercare nuovi metodi per ampliare i propri patrimoni. Rispettivamente, le soluzioni furono l’utilizzo di nylon, l’abbattere le foreste amazzoniche per usufruire di carta da albero e adottare il petrolio come carburante.Leggi tutto
A questo punto, la presenza della sostanza che, per millenni, aveva fornito l’80% della materia prima necessaria per tutte e tre le attività, stava diventando decisamente scomoda.Gli scopi dei tre magnati della finanza, uniti a quello del capo della polizia antidroga, resero possibile la distruttiva propaganda contro la Cannabis. Grazie alla profonda influenza delle tre aziende, la campagna anti-marijuana, come venne soprannominata la cannabis, fu supportata anche da altri campi apparentemente disinteressati: al cinema esordì il film “Marijuana: Assassina della Giovinezza”, e Hearst fece pubblicare una serie devastante di articoli impegnati in tal senso. La grande svolta avvenne nel 1937, quando fu emanato il Marijuana Tax Act che bandiva ufficialmente da allora l’uso di Cannabis negli USA. Gli effettivi motivi di tale provvedimento furono celati sotto la maschera dell’immancabile effetto malsano della Marijuana su coloro che ne facessero (ab)uso. Tra le varie giustificazioni, spicca la nota razzista secondo cui “la maggior parte dei fumatori di Cannabis sono negri ed ispanici”. Con tale affermazione, è evidente che i sostenitori dell’Atto cercassero di alimentare l’esercito anti-cannabis facendo leva sul bigottismo largamente diffuso nel Nuovo Mondo. Negli ultimi anni, la legislatura del mondo intero sembra che stia lentamente cambiando direzione, ridimensionando alcuni aspetti che demonizzano la Cannabis in ogni suo utilizzo, compreso quello medico e industriale. Sfortunatamente però gran parte della cultura e delle attrezzature per la sua coltivazione e lavorazione sono andate perse, e dobbiamo recuperare il terreno perso.
La canapa di oggi
Oggi sappiamo che la canapa è un ottima fonte di super alimenti: dal seme, esso stesso ottimo alimento consumato crudo, si ricava l’olio (ricco di acidi essenziali Omega3 ed Omega6), e la farina (fonte di ottime proteine vegetali). Dalle infiorescenze si producono i Cannabinoidi, thc e cbd, il primo utilizzato a fini medici terapeutici e recentemente prescrivibile ai malati di dolore cronico di varia natura e di malattie oncologiche, ed il secondo, il CBD, che è un prezioso aiuto per la salute, in quanto allevia il dolore, disinfiamma, è un miorilassante, ha ottimi effetti sull’umore e calma sugli stati depressivi ed ansiosi, e molto altro.
Prodotti correlati
-
Cbd oil 5% Full Spectrum
35,00€29,00€